Infezioni e antibiotico-resistenza: quando la progettazione igienica abbatte il rischio

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L’antibiotico-resistenza è una delle più gravi minacce per la salute pubblica globale, tanto da essere definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una delle più grandi sfide da vincere nel prossimo futuro. Il fenomeno si manifesta quando i batteri sviluppano la capacità di resistere ai farmaci progettati per eliminarli, rendendo inefficaci le terapie antibiotiche e complicando in modo critico la gestione delle infezioni.

Tale problematica ha un impatto drammatico soprattutto in ambito sanitario-assistenziale: si stima infatti che fino al 75% delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) sia causato da germi multi-resistenti. Questo dato allarmante coinvolge ospedali, strutture per lungodegenze, RSA, centri di riabilitazione e ospedali di comunità, dove la trasmissione di microrganismi tra pazienti, familiari e operatori sanitari può avvenire con estrema facilità.

La prevenzione rimane la strategia più efficace, e tra le misure più incisive figura la progettazione igienica: un approccio che integra la scelta di materiali idonei, l’adozione di protocolli rigorosi e la promozione di comportamenti corretti

Antibiotico-resistenza: un fenomeno in crescita che minaccia la salute pubblica

Abbiamo spiegato che l’antibiotico-resistenza si verifica quando i batteri sviluppano la capacità di sopravvivere e proliferare nonostante la presenza di antibiotici che, in condizioni normali, dovrebbero eliminarli. Questo fenomeno è la conseguenza di un utilizzo improprio o eccessivo degli antibiotici ma anche della scarsa adozione di pratiche igieniche adeguate che favoriscono la trasmissione di batteri resistenti.

Il risultato è preoccupante: infezioni comuni diventano difficili da trattare, gli interventi chirurgici e le terapie intensive si fanno più rischiose e i tempi di degenza ospedaliera si allungano, aumentando sia il rischio per la salute dei pazienti sia i costi per i sistemi sanitari.

I principali patogeni multi-resistenti 

A preoccupare maggiormente sono i cosiddetti superbatteri, responsabili delle infezioni più gravi e resistenti ai principali trattamenti antibiotici. Li elenchiamo a seguire: 

  • Staphylococcus aureus (MRSA): batterio Gram-positivo responsabile di gravi infezioni cutanee, polmoniti e setticemie. È noto per la sua resistenza alla meticillina e, in alcuni casi, anche alla vancomicina.
  • Escherichia coli: batterio Gram-negativo tra le principali cause di infezioni urinarie, intestinali e sepsi. Alcuni ceppi hanno sviluppato resistenza alle cefalosporine di terza generazione e ai fluorochinoloni.
  • Klebsiella pneumoniae: batterio Gram-negativo frequentemente coinvolto in polmoniti, infezioni urinarie e setticemie. È particolarmente pericoloso per la sua resistenza ai carbapenemi e alle cefalosporine.
  • Pseudomonas aeruginosa: batterio Gram-negativo che causa infezioni polmonari, urinarie e delle ferite, soprattutto nei pazienti immunocompromessi. Spesso resistente ai carbapenemi e ad altri antibiotici ad ampio spettro.
  • Acinetobacter baumannii: batterio Gram-negativo noto per la sua capacità di sopravvivere a lungo negli ambienti ospedalieri. Causa polmoniti, sepsi e infezioni delle ferite, con resistenza a quasi tutte le principali classi di antibiotici.
  • Enterococcus faecium ed Enterococcus faecalis: batteri Gram-positivi presenti nell’intestino umano, ma in grado di causare gravi infezioni urinarie, ematiche e intra-addominali. E. faecium è noto per la resistenza alla vancomicina.
  • Streptococcus pneumoniae: batterio Gram-positivo responsabile di polmoniti, meningiti e otiti. Alcuni ceppi sono resistenti alla penicillina e ai macrolidi, rendendo più difficile il trattamento delle infezioni respiratorie.

Questi microrganismi rappresentano la sfida più complessa nella gestione delle infezioni ospedaliere e assistenziali, con impatto critico su pazienti fragili come neonati, anziani e persone immunodepresse.

L’impatto clinico ed economico della resistenza agli antibiotici 

Le infezioni causate da batteri resistenti sono associate a un tasso di mortalità più elevato e a tempi di ricovero più lunghi rispetto a quelle causate da ceppi sensibili. Ciò comporta sia un impatto maggiore sui pazienti sia un aggravio considerevole dei costi per i sistemi sanitari pubblici e privati. Secondo le stime più recenti, le infezioni antibiotico-resistenti sono responsabili di oltre 33.000 decessi l’anno solo in Europa e incidono per miliardi di euro sui costi diretti e indiretti legati all’assistenza sanitaria.

La diffusione di questi patogeni in ambienti come RSA, ospedali e strutture di lungo-degenza rende urgente l’adozione di strategie preventive, tra cui la progettazione igienica, l’uso consapevole degli antibiotici e l’applicazione rigorosa di protocolli di igiene e sanificazione.

Prevenzione delle infezioni: il ruolo strategico della progettazione igienica 

La progettazione igienica interviene già nella fase di progettazione e organizzazione degli spazi, delle superfici e dei flussi operativi, con l’obiettivo di minimizzare ogni possibile rischio di contaminazione. In ambienti ad alta criticità come ospedali, RSA e strutture sanitarie, è un vero e proprio strumento di prevenzione che contribuisce al contenimento delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e alla diffusione di germi multi-resistenti.

Superfici a basso rischio di contaminazione 

Uno degli elementi fondamentali della progettazione igienica è la scelta di materiali facilmente sanificabili: superfici lisce, non porose, resistenti ai disinfettanti e prive di spigoli o interstizi difficili da pulire riducono notevolmente la possibilità che batteri e virus si annidino e proliferino.

Anche l’organizzazione dei flussi operativi è decisiva: è fondamentale separare le aree sporche da quelle pulite e pianificare percorsi distinti per il personale, i pazienti e i materiali, così da prevenire la contaminazione crociata tra ambienti e soggetti.

Qualità dell’aria indoor: un alleato nella prevenzione 

Un aspetto spesso sottovalutato è la qualità dell’aria: proprio quest’ultima è infatti uno dei principali veicoli di diffusione di agenti patogeni, soprattutto in ambienti chiusi e frequentati da persone fragili o immunodepresse.

Garantire un’elevata qualità dell’aria indoor significa intervenire con sistemi di sanificazione e purificazione avanzati, che rimuovono in modo efficace virus, batteri, particolato fine, allergeni e composti organici volatili. Tecnologie innovative come la generazione di campi magnetici o l’uso di acido ipocloroso consentono una sanificazione continua degli ambienti, senza rischi per le persone e con impatto ambientale minimo.

La gestione della qualità dell’aria è quindi un requisito essenziale per la tutela della salute di pazienti, operatori sanitari e visitatori, e investire in questo ambito significa contribuire al benessere generale e alla qualità della vita nelle strutture sanitarie e socio-assistenziali.

Le buone pratiche per limitare la trasmissione dei germi multi-resistenti 

La prevenzione delle infezioni è il risultato di un insieme di tecniche e azioni quotidiane che, se applicate in modo rigoroso e costante, possono ridurre in modo significativo la diffusione dei germi multi-resistenti.

Igiene delle mani: un gesto semplice ma efficace 

Lavarsi correttamente le mani è la misura di prevenzione più semplice ed efficace per limitare la trasmissione di microrganismi patogeni. È un gesto che dovrebbe essere eseguito prima e dopo ogni contatto con il paziente, dopo l’uso dei dispositivi di protezione individuale e in qualunque situazione che comporti un potenziale rischio di contaminazione.

L’adeguata igiene delle mani deve essere supportata dalla disponibilità di soluzioni disinfettanti a base alcolica, pratiche da utilizzare anche in assenza di acqua e sapone, e collocate in punti strategici di facile accesso.

Corretta asciugatura: perché evitare gli asciugatori ad aria 

Un aspetto spesso trascurato è l’asciugatura delle mani. Studi recenti dimostrano che gli asciugatori ad aria possono contribuire alla diffusione di microrganismi nell’ambiente, proiettando nell’aria goccioline potenzialmente contaminate.

La soluzione più sicura rimane l’utilizzo di asciugamani in carta monouso, che permettono una rapida e completa asciugatura, riducono il rischio di contaminazioni crociate e contribuiscono a mantenere elevati standard igienici negli ambienti sanitari.

Protocolli assistenziali: le misure da adottare 

Per prevenire la trasmissione di germi multi-resistenti è inoltre fondamentale implementare protocolli assistenziali specifici e monitorarne l’applicazione con costanza.

Le principali precauzioni includono:

  • Precauzioni standard: igiene delle mani, uso corretto dei DPI, gestione sicura dei rifiuti e delle attrezzature sanitarie.
  • Precauzioni per contatto: utilizzo di guanti e camici in caso di contatto diretto con pazienti o superfici contaminate.
  • Precauzioni per droplet: protezione delle vie respiratorie in caso di infezioni trasmissibili per via aerea.
  • Precauzioni specifiche per microrganismi resistenti: misure aggiuntive nei confronti di agenti patogeni ad alta criticità come CRE (Enterobatteri resistenti ai carbapenemi) e Clostridium difficile, che richiedono protocolli mirati e controlli stringenti.

L’integrazione dei programmi di controllo delle infezioni 

La lotta alla diffusione dei germi multi-resistenti richiede anche l’integrazione tra i programmi di controllo delle infezioni e i sistemi di gestione e miglioramento della qualità delle strutture sanitarie.

Tale approccio prevede la collaborazione tra direzioni sanitarie, responsabili delle risorse umane, operatori sanitari e fornitori specializzati come Dierre, per garantire che ogni azione – dalla sanificazione degli ambienti alla formazione del personale – contribuisca a un obiettivo comune: ridurre il rischio clinico e promuovere la sicurezza di pazienti, operatori e visitatori. 

Dierre: partner nella progettazione igienica e nel controllo del rischio clinico h

Nella gestione del rischio clinico e nella prevenzione delle infezioni, affidarsi a un partner competente e specializzato fa la differenza. Oltre che fornitore leader nei prodotti per la pulizia professionale, Dierre è il consulente esperto in progettazione igienica e strategie integrate di controllo delle infezioni che supporta le strutture sanitarie e socio-assistenziali a 360 gradi.

Dierre accompagna i propri clienti in un percorso completo che va dall’analisi delle esigenze alla formazione del personale, con soluzioni efficaci e sostenibili per la sanificazione di ambienti e superfici e per la gestione della qualità dell’aria.

L’offerta comprende:

  • Sistemi e prodotti certificati per la disinfezione e la sanificazione, conformi alle normative più stringenti.
  • Attrezzature di pulizia studiate per evitare le contaminazioni incrociate.
  • Tecnologie avanzate per la purificazione continua dell’aria indoor, ideali per ambienti ad alta frequentazione e rischio clinico.
  • Prodotti ecosostenibili, biodegradabili e conformi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), nel rispetto della salute delle persone e dell’ambiente.
  • Monitoraggio e controllo qualitativo delle operazioni di pulizia.

L’approccio integrato DIERRE: un metodo che garantisce risultati concreti 

  • PLAN – Analisi e progettazione personalizzata | Si parte da un’attenta analisi delle esigenze operative della struttura e dei rischi igienico-sanitari. Viene quindi definito un piano di intervento su misura che integra forniture, protocolli igienici e flussi operativi ottimizzati.
  • DO – Avvio operativo e formazione del personale | Dierre supporta la messa in atto del piano con la fornitura di prodotti e attrezzature specifiche e l’organizzazione di corsi formativi dedicati, affinché tutto il personale sia preparato all’utilizzo corretto dei sistemi di sanificazione.
  • CHECK – Verifica dei risultati | Attraverso controlli periodici e indicatori di performance, vengono monitorati l’efficacia delle soluzioni implementate e il rispetto dei protocolli. Tale fase consente di misurare i risultati e prevenire eventuali criticità.
  • ACT – Miglioramento continuo | Sulla base dei dati raccolti, Dierre propone interventi correttivi e azioni di miglioramento per ottimizzare continuamente l’efficacia delle misure adottate, assicurando il massimo livello di sicurezza igienico-sanitaria nel tempo.

Scegliere Dierre per i protocolli di igiene e pulizia significa contare su un partner affidabile e presente, che garantisce maggiore sicurezza per pazienti, ospiti e operatori; ambienti più confortevoli e salubri, che favoriscono il benessere e riducono il rischio clinico; prodotti e soluzioni certificate e attente alla sostenibilità; supporto continuo, dalla fornitura all’implementazione dei piani di igiene, fino alla verifica dei risultati.

Qui la case history del nostro progetto, insieme a VDM, per Fondazione Comi.

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